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RIVIVE IN UN DVD LA STRAORDINARIA FIGURA DEL PRESIDE UGO PEDICINI

Nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo di Foglianise, è stato presentato il film-documentario, intitolato “Ugo Pedicini – Foglianise – la musica”. Il dvd, realizzato con il contributo del Comune di Foglianise, nasce da una idea di Mario Pedicini ed è stato “impaginato” con la regia del fratello Massimo per rievocare la figura del Prof. Ugo, docente di italiano e latino, preside nonché primo presidente della Pro-Loco di Foglianise.
Il dott. Mario Pedicini al termine della visione del documentario ha concesso un’intervista per Realtà Sannita.

Come nacque l’idea di intervistare il Prof. Ugo Pedicini (1930-2008), nell’abitazione ubicata nell’antico casale “Cautani”, ad un tiro di schioppo dalla cappella di San Rocco?
Avevo una confusa ambizione, quella di poter documentare le tante iniziative musicali messe in campo da Ugo Pedicini, magari raccolte da lui stesso con un registratore professionale a bobina. Ben prima che Ugo Gregoretti producesse il bel documentario sulla Sagra del Grano, con gli Inti Illimani a fargli da colonna sonora, mi appassionava il poter fissare sulla pellicola i canti dietro la processione o il popolo che canta il gregoriano delle funzioni liturgiche. Di San Rocco ho fatto solo delle fotografie, mio fratello Massimo cominciò ad armeggiare con costose telecamere la stupefacente sfilata dei carri.
Mi accorgevo che la cosa non si traduceva in fatti concreti. Invitai mio fratello a registrare il concerto di Capodanno del 2006 per usarlo come sfondo di una possibile rievocazione. Passò pure San Rocco e a settembre, Massimo ed io ci decidemmo a fare l’intervista che sarebbe servita come filo conduttore. Ma non ci mettemmo a lavorare subito. Poi Ugo si ammalò e ci sembrò di cattivo gusto produrre una “commemorazione” anticipata.

Dott. Pedicini perché ha voluto rendere omaggio al preside Ugo, partendo dalle immagini di un concerto di Capodanno del 2006, nella Chiesa del SS. Corpo di Cristo e di S.Anna?
Tra le tante realizzazioni (ricordo per esempio la settimana folcloristica degli anni ’80 che si faceva in concomitanza con la festa di San Michele a settembre) il concerto di Capodanno è diventato un appuntamento per tutti i foglianesari. Il concerto non è solo Ugo con la sua personalità. E’ anche un riconoscimento solenne per il coro, questa formidabile formazione che ha visto impegnati nei decenni bellissime voci, appassionati di musica, testimoni che restano nell’immaginario collettivo. Soprattutto è il coro che, in diverse combinazioni, ha accompagnato i momenti lieti e tristi, si può dire, di ogni famiglia della Valle Vitulanese. Quando cantava il coro di Ugo Pedicini, anche la morte misteriosamente si faceva accarezzare.

Come si staglia nell’orizzonte socio-culturale di Foglianise la figura di Ugo Pedicini, con la sua personalità poliedrica?
Discende da quella grande famiglia di artigiani artisti, che guidavano il lavoro delle mani da una prospettiva creatrice. Mescolando queste attitudini mutuate dai genitori, dai nonni e dagli zii (zio Nicolino è una figura emblematica), alla severità degli studi classici, Ugo è stato uno studioso cultore della cultura latina, poi è diventato preside, ma mai ha tagliato i ponti con il senso social-popolare dei suoi rapporti con la gente del paese. Frequentava il bar per una partita a carte, coronò l’ambizione di avere una grande casa dove poter ospitare il 16 agosto una famiglia allargata, impreziosita di volta in volta da illustri rappresentanti del suo mondo professionale, dalla preside Paola Collarile, al professore Giovanni Vergineo, a Ciro Senofonte e Antonio Pietrantonio. Facendo musica in chiesa enucleò un gruppo per approfondire il canto corale.

Che cosa di nuovo irrompe nella realtà locale?
Ugo da presidente della Pro-Loco ebbe l’intuizione di avvicinare i giovani alla festa di San Rocco. La sfilata del 16 agosto si era ridotta, negli anni ’70, a pochi carri di grano. Volle dare una struttura alla festa, che nei tre giorni rimane ancor oggi. In più, contando sulla collaborazione dell’Ente per il Turismo presieduto da Guido Del Basso De Caro, amico di Pietro Palumbo altro efficace collaboratore, si portavano in piazza rappresentazioni teatrali nella quindicina precedente la festa. Non a caso Foglianise è diventato il paese della Valle più vivace e col maggiore tasso di natalità. Non era così 40 e 30 anni fa. Poi la creazione dell’Accademia Musicale Sannita nel convento della Valle. Si trattò di una cosa molto impegnativa e di alto livello qualitativo.
Ugo Pedicini è, forse, il foglianesaro che, pur facendo molta strada nella vita, non ha mai dimenticato il suo paese, anzi ha voluto sempre restituire generosamente alla sua terra i sentimenti di una riconoscenza infinita. Il professore Nini Pagliuca, suo collega al Magistrale, e suo compagno di musica con la sua fantastica chitarra, non chiedeva mai dove potesse stare Ugo.”E addò po’ stà, sta a Fuglianise, chella a machina sap’a via”

In che modo da presidente della Pro-Loco ha riportato in auge gli usi, i costumi e le tradizioni, per salvaguardare l’identità della collettività foglianesara?
La settimana folkloristica serviva a radunare testimonianze e ricordi, ma anche a far ritornare antiche attività, come per esempio il ricamo, o la frittura delle crespelle. Anche le ragazze della Pro-Loco impararono a fare le crespelle, che probabilmente a casa loro non avevano mai visto. La Pro-Loco divenne il luogo di concerti di musica da camera e di canto e pianoforte, di conferenze che richiamarono illustri figli della Valle a parlare di storia, di ricordi, di eventi significativi. La Pro-Loco fu uno strumento di consolidamento dell’identità foglianesara perché anche una banale occasione per stare insieme, è una carta che si gioca per l’unione sociale.

venerdì 4 febbraio 2011 at 9:43 am Lascia un commento


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